Circolo Musica e Cultura
Gaspare Cucinella e Franco Scaldati.
Locandina primo concerto al circolo musica e cultura.
La locandina è ancora appesa nella stanza di Peppino visitabile a Casa Memoria di Cinisi.
L’idea iniziale di dare vita al “Circolo musica è cultura” di Cinisi nasce dall’input di Francesco Impastato motivato dall’esigenza di trovare per i giovani della zona, spazi espressivi nel settore musicale.
Per questo Francesco coinvolge il suo amico musicista Danilo Sulis attivo già a livello nazionale nella nascita dei C.A.M. (Centro Attività Musicali). Con lui si avvia l’idea di farne nascere uno anche a Cinisi.
Coinvolto a partecipare, è immediato l’interesse di Peppino che vede nella nascita dello spazio ben altre possibilità di sviluppo culturale e politico che non solo quello nel settore musicale. Per questo successivamente il circolo prenderà il nome di ”Circolo musica e cultura” perdendo l‘accento sulla “e”.
Il momento in cui si palesa all’esterno il “Circolo Musica e Cultura” furono i concerti del gruppo Storia di un Fiore: per la presentazione ufficiale del Circolo che si svolse sui banchi dell’aula consiliare del comune di Cinisi il 28 dicembre 1975 e l'iniziativa esterna del 6 gennaio 1676 alla Tonnara di Terrasini, con la manifestazione per l'apertura in tutta la provicia di spazi culturali autogestiti.
Nel gennaio del ’76, dopo alcuni incontri in cui veniva espressa apertamente l’esigenza di momenti di aggregazione si apriva lo spazio di via Faro Pizzoli 242 a Cinisi. Inizia la prima fase del circolo. In questo periodo di attività La musica fu centrale. Il fatto stesso che certe espressioni musicali avessero strutture differenziate rispetto alla musica tradizionale, così come testi alternativi, veniva inteso come momento politico aggregante e di per sé di rottura.
Questo atteggiamento contribuì non poco a caratterizzare il tipo di aggregazione di Musica e Cultura, costruita più su basi emozionali che politico-culturali. E’ però quello il periodo in cui emerge per la prima volta l’esigenza di una produzione musicale autonoma.
L’inizio dell’attività di cineforum all’interno del circolo fa partire la seconda fase. Anche se nata da esigenze politiche precise, si concretizzo di fatto più con l’esigenza di stare insieme e conoscersi che in occasione di incontro politico.
Prevalente rimane l’interesse musicale, per questo buona parte degli sforzi si concentrarono nell’organizzazione del secondo concerto alla fine di marzo, questa volta nei locali del circolo.
Che il punto di vista sul ruolo della musica si sia radicalizzato ed esteso in quella occasione lo dimostra ampiamente il manifesto stesso di convocazione, due pugni chiusi che spezzano una catena, su uno sfondo rosso con scritti i nomi dei musicisti partecipanti.
Intanto, a livello nazionale, cominciavano a nascere i primi circoli del proletariato giovanile e ad emergere le prime posizioni sul nuovo modo di vivere e far politica. La crisi della militanza, l’esplodere della contraddizione femminista e la battaglia per l’aborto contribuivano largamente a diffondere la tendenza, da parte dei due movimenti di massa (femminista e giovanile), all’affermazione dell’autonomia delle loro lotte a partire dai propri bisogni.
con un secondo ciclo di proiezioni ed alcune esperienze teatrali con il coinvolgimento del gruppo OM di Terrasini e lo spettacolo teatrale “il pozzo dei pazzi” della compagnia del sarto di Franco Scaldati si chiudevano questa fase di attività di Musica e Cultura alla vigilia delle elezioni politiche del giugno del ’76.